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VENDEMMIA 2018: NUMERI DA RECORD!

La Vendemmia 2018 in Italia ritorna sui valori di eccellenza dopo la crisi del 2017. Secondo la stima degli enologi italiani dopo la disastrosa vendemmia del 2017, la più scarsa dal dopoguerra, finalmente si guarda al 2018 con ottimismo.
Assoenolgi parla di un totale di 55,8 milioni di ettolitri, un aumento del 21% rispetto all’anno precedente, la seconda più alta degli ultimi vent’anni. Bisogna risalire al 1999 per riscontrare un quantitativo migliore (58,1 milioni di ettolitri).

La produzione Vitivinicola nelle regioni Italiane

Tutte le regioni italiane mostrano un buon andamento della vendemmia 2018 con incrementi importanti rispetto al 2017.

Il primato spetta a Lazio e Umbria con +35% rispetto all’anno precedente, seguiti da Emilia Romagna e Piemonte. Possono dormire sonni tranquilli gli appassionati del Brunello di Montalcino e del vino Sassicaia dato che anche in Toscana la raccolta delle uve è prevista in aumento del +25%. Anche per gli amanti di Prosecco e Amarone ci sono buone notizie con un incremento del 22% della raccolta in Veneto e un ottimo andamento della produzione del vitigno Glera (che costituisce appunto la base del Prosecco).

In termini assoluti sarà la Puglia la regione più produttiva con 11,9 milioni di ettolitri, seguita da Veneto (10,3), Emilia Romagna (7,8) e Sicilia (5,8).

La classifica completa della vendemmia 2018 nelle regioni italiane

Nel complesso si stima verranno raccolti oltre 76 milioni di quintali d’uva che si trasformeranno in 55,8 milioni di ettolitri previsti per il 2018, suddivisi come segue nelle varie regioni italiane:

  • Puglia 11,92 mio di ettolitri
  • Veneto 10,33
  • Emilia Romagna 7,8
  • Sicilia 5,8
  • Abruzzo 3,64
  • Piemonte 2,55
  • Lazio/Umbria 2,38
  • Toscana 2,37
  • Friuli V.G. 2
  • Campania 1,55
  • Lombardia 1,42
  • Trentino A.A. 1,25
  • Marche 0,99
  • Sardegna 0,56
  • Altre 1,25

Quando inizia la vendemmia?

In generale la tempistica della vendemmia varia a seconda delle condizioni climatiche e della destinazione delle uve. I tempi della vendemmia 2018 sono stati tradizionali con inizio a fine luglio, inizio agosto. La prima regione a staccare i grappoli è stata la Sicilia, seguita dalla Puglia nella prima decade di agosto, periodo in cui nella maggior parte delle regioni italiane avvengono le operazioni di raccolta delle varietà precoci (Chardonnay, Pinot, Sauvignon).

Il pieno della raccolta avverrà tra la metà di settembre e la prima decade di ottobre per concludersi a fine mese con i grappoli di Nebbiolo in Valtellina, Cabernet in Alto Adige, Aglianico in Campania e i vitigni autoctoni sulle pendici dell’Etna.

Come viene effettuata la stima sulla produzione vitivinicola?

La stima per la vendemmia 2018 è stata eseguita dall’Associazione Enologi Enotecnici Italiani che, grazie alle 17 sedi dislocate in tutto il territorio italiano, raccoglie migliaia di dati. Raggiunto il 15% delle uve in cantina è stato possibile formulare una previsione sul volume della raccolta, bisognerà invece ancora attendere per avere indicazioni sulla qualità delle uve.

Vendemmia 2017: il minimo storico

La vendemmia del 2017 in Italia è stata la peggiore dalla fine della guerra. A causa del maltempo, in particolare gelate e grandine, la produzione di uve si era fermata a 46,1 milioni di ettolitri.

La vendemmia 2018 porta insomma ottime notizie a tutti gli appassionati del buon vino, almeno sotto l’aspetto delle quantità, per la qualità si deve ancora attendere ma siamo fiduciosi!

Fonte: Report Assoenologi

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