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PROSECCO MILLESIMATO, CUVÉE O SUPERIORE DI CARTIZZE? LA GUIDA AL MONDO DEL PROSECCO!

Cuvée, dry o extra dry, prosecco superiore, vi siete mai chiesti cosa significano queste parole? Conoscete per esempio il significato di prosecco millesimato, prosecco Valdobbiadene, extra dry o superiore di Cartizze? Gustorotondo vi accompagna in questo viaggio essenziale nel mondo di questo vino, che ti permetterà di scegliere con maggiore consapevolezza.

Prosecco Millesimato significato

Il significato di prosecco millesimato è legato all’anno di produzione e come tante parole del mondo del vino viene dalla lingua francese, precisamente dalla parola “millesimée” la cui traduzione è annata. Il termine infatti indica che uno spumante è prodotto con vini di un’identica annata almeno per l’85%. Attenzione, l’annata di riferimento deve essere riportata nell’etichetta!

Parliamo di spumante perché il millesimato non è tipico del solo prosecco, anzi in realtà tutto il prosecco è quasi sempre millesimato perché trattandosi di un vino giovane è normalmente prodotto con uve dello stessa annata. Perché allora il termine prosecco millesimato viene indicato nelle etichette da quasi tutte le cantine? Questo avviene perché il termine ha assunto in questi anni un significato diverso per quanto riguarda questo vino e indica una particolare cura nella scelta delle zone di produzione o nei tempi di affinamento. Dopo aver chiarito il significato di prosecco millesimato, passiamo ad altre caratteristiche di questo vino.

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Differenza tra cuvée e millesimato

Il significato di prosecco millesimato e di cuvée sono esattamente opposti. Differentemente da millesimato, Cuvée indica un vino ottenuto assemblando uve e annate differenti. La miscela permette di ottenere un prodotto che valorizza le diverse uve nascondendo i difetti ed esaltando i pregi.

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Prosecco millesimato è migliore?

Come detto, il significato di prosecco millesimato fa riferimento all’annata e in realtà caratterizza quasi sempre la produzione di questo vino e, di per sé, non sarebbe garanzia di miglior qualità. Nei fatti però l’espressione prosecco millesimato è diventata sinonimo di qualità in quanto la vinificazione in purezza (con uve della stessa annata) è più difficile, non è possibile tagliare il vino con uve di altre annate, e quindi i produttori utilizzano le migliori uve per queste bottiglie. In questo senso possiamo affermare che non necessariamente il prosecco millesimato è il migliore ma questa caratteristica è generalmente garanzia di ottima qualità.

Differenza tra spumante e prosecco

Descrivendo il significato di Prosecco millesimato abbiamo detto che questo termine è tipico dei vini spumanti. Conoscete la differenza tra spumante e prosecco? I due termini non sono sinonimi: spumante indica una categoria di vini che, all’apertura, producono spuma. Il prosecco rientra nella categoria degli spumanti ma è prodotto in un’area ben definita tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. La differenza tra prosecco e spumante quindi è legata al territorio e ai vitigni, lo spumante può essere prodotto ovunque, il prosecco, che è un vino Doc o DOCG, solamente in alcuni vitigni: Glera, Verdiso, Pinot bianco, nero, grigio e solo con metodo Charmat mentre lo spumante può utilizzare anche il metodo classico.

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Prosecco DOC e DOCG differenze

Vi sarà capitato di chiedervi quali sono le differenze tra prosecco Doc e Docg. Entrambe le denominazioni sono regolamentate dalla legge che garantisce il rispetto di particolari procedure e standard qualitativi nella produzione. Nel caso del prosecco la denominazione Doc garantisce che il vino sia realizzato all’85% con il vitigno Glera ma in un’area più ampia, interregionale, che comprende 5 province del Veneto (Treviso, Belluno, Padova, Venezia, Vicenza) e 4 province del Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Udine, Trieste).

Il DOCG è realizzato in una zona molto più ristretta compresa tra Valdobbiadene, Conegliano a cui si aggiunge Asolo per il Prosecco Superiore Asolo DOCG. La denominazione DOCG oltre a restringere il territorio di origine definisce altre caratteristiche per esempio il quantitativo massimo di uve per ettaro e la resa massima di uve in vino (70%).

Dry e Extra dry significato

La quantità di residuo zuccherino contenuta in questo vino non è ovviamente lasciata al caso ma viene abilmente definita dall’enologo per ottenere le caratteristiche desiderate. Quando vi chiedete il significato di prosecco extra dry, la risposta fa riferimento alla quantità di zucchero per litro che in questo caso deve essere compresa tra i 12 e i 17 grammi per litro.

La classificazione per residuo zuccherino è regolata dalla legge come segue:

  • Pas dosè e Brut nature <3
  • Extra Brut 0-6
  • Brut 6-12
  • Extra dry 12-17
  • Sec, Secco o Dry 17-32
  • Demi sec o abboccato 32-50
  • Dolce o doux >50

La classificazione per residuo zuccherino e le altre caratteristiche del prosecco sono definite dalla  Disciplinare Regione Veneto

Prosecco Valdobbiadene e le zone del Prosecco

Il prosecco di Valdobbiadene Conegliano è sicuramente il più conosciuto e venduto tra i prosecchi. Ma quali sono le zone di produzione? Questo vino veneto è prodotto in un’area circoscritta di 15 comuni dai tempi dell’introduzione della Doc nel 1969. Si tratta di un’area collinare che comprende Conegliano e Valdobbiadene a 50 km da Venezia e a circa 100 Km dalle Dolomiti. In questo territorio, che ha un clima temperato e una ventilazione costante, ha trovato il suo ambiente perfetto il vitigno Glera che costituisce la base del prosecco di Valdobbiadene. Le uve del prosecco di Valdobbiadene Conegliano devono provenire per l’85% dal  vitigno Glera, il restante 15% può essere costituito da altre uve: Pinot Bianco, Grigio, Nero e Chardonnay da sole o congiuntamente provenienti comunque dal territorio del prosecco.

Prosecco Valdobbiadene: le caratteristiche

  • Colore: giallo paglierino più o meno intenso, brillante, con evidente sviluppo di bollicine.
  • Odore: gradevole e caratteristico di fruttato;
  • Sapore: fresco, armonico, piacevolmente frizzante, fruttato;
  • Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 10,50% vol

Il prosecco Valdobbiadene Conegliano è prodotto nelle versioni Brut, Extra Dry e Dry.

Prosecco Rive

Il termine “rive” nella parlata locale indica le colline più scoscese. Il Prosecco Rive quindi è ottenuto dai vigneti più ripidi e vocati con uve provenienti da un unico comune o frazione di esso. Fate attenzione all’etichetta perché per poter utilizzare questa definizione deve essere riportato il comune o la frazione di provenienza del vitigno. Le rive nell’area di Valdobbiadene sono in tutto 43 e la produzione massima consentita di uve per ettaro scende a 13 tonnellate e sono raccolte esclusivamente a mano.

Prosecco Superiore di Cartizze

Il Prosecco Superiore di Cartizze proviene da un territorio di soli 106 ettari compresi tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene. Questi terreni presentano una particolare pendenza ed esposizione verso sud che crea un anfiteatro naturale molto apprezzato sia dal punto di vista paesaggistico sia dal punto di vista della qualità delle uve prodotte.

Prosecco Superiore di Cartizze: le caratteristiche

  • Colore: giallo paglierino più o meno intenso, brillante, con spuma persistente;
  • Odore: gradevole e caratteristico di fruttato;
  • Sapore: fresco, armonico, gradevolmente fruttato, caratteristico;
  • Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 11,50% vol

Altre zone del Prosecco

Sebbene il prosecco di Valdobbiadene Conegliano sia certamente il più noto, esistono altre zone di produzione e altri vitigni che danno vita a prodotti di buona e talvolta ottima qualità. Anzi proprio all’interno delle altre aree considerate DOC si possono trovare cantine che producono vere e proprie “chicche” da non perdere.

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Prosecco di Asolo

Meno conosciuto del prosecco di Valdobbiadene Conegliano, il prosecco di Asolo è prodotto con uve provenienti da un territorio circoscritto a 19 comuni attorno al suggestivo borgo di Asolo nel Veneto. In questa zona ha trovato il suo terreno ideale il vitigno Glera che quindi costituisce anche per il Prosecco di Asolo l’85% delle uve necessarie per produrlo. Il restante 15% può essere costituito dai vitigni Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera, Glera Lunga.

Il Prosecco di Asolo è un vino DOCG e si può trovare nelle seguenti categorie: DOCG Asolo Prosecco, DOCG Asolo Prosecco “frizzante” e DOCG Asolo Prosecco “Spumante Superiore”.

Prosecco del Friuli Venezia Giulia

Pochi lo sanno ma il Prosecco in questa ragione ha antiche radici storiche e il termine Prosecco proviene dall’omonima località situata in provincia di Trieste.

Prosecco prezzo

Il Prosecco è un vino è un vino giovane, facile da bere e molto amato in tutto il mondo. Il suo è un successo in continua espansione anche grazie a un prezzo accessibile a tutte le tasche, in particolare se confrontato alle bollicine dei cugini francesi come lo champagne.. Il prezzo di una bottiglia può partire dai 3 euro e mediamente non supera i 10 euro. Solo le produzioni di qualità più alta arrivano a 15 o 20 euro. In ogni caso è possibile acquistare bottiglie di ottima qualità di prosecco Doc o Docg, anche millesimato, a prezzi compresi tra 8 e 15 euro.

I Cocktail con il Prosecco

Grazie alle sue caratteristiche, questo vino è un vino molto utilizzato nella preparazione dei Cocktail, in particolare l’ormai popolarissimo Spritz, diffuso soprattutto nella sua versione con l’Aperol, oppure l’Hugo a base di prosecco e sciroppo di Sambuco.

Ma i cocktail a base di prosecco sono tantissimi adatti a tante occasioni per esempio le feste di Natale, in proposito potete trovare qualche spunto nel nostro post I cocktail con il prosecco da provare durante le feste

Il nostro breve viaggio nel mondo del prosecco si conclude qui (almeno per ora!), speriamo di avervi aiutato a capire meglio il significato di prosecco millesimato, le differenze tra quest’ultimo e il cuvèe e di avervi appassionato un po’ di più a questo mondo perché, in fondo, quando ne conosciamo meglio caratteristiche e storia il nostro calice di prosecco è ancora più buono, no? 🙂

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